Union Generala di Ladins dles Dolomites
Data: 12 August 2004 da les 10:47:00
Tema: Cultura


 

Nani Pellegrini si dice seriamente preoccupato 

Seduta del direttivo della "Union Generela" - prove durissime, anche se non le manca il pieno appoggio dei delegati di tutte le valli e quello della maggioranza dei 18 sindaci - L'assessore alle minoranze Florian Mussner (Svp) taglia intanto i contributi e boicotta - Articul sourantout dal Alto Adige

de Berto Videsott

L’Unione generale dei Ladini che abbraccia tutte e cinque le valli ladine delle Dolomiti: Val Badia, Gardena,  Fassa, Livinallongo con Colle Santa Lucia ed Ampezzo, compie il prossimo anno i cento anni, ma è costretta a subire prove durissime, anche se non le manca il pieno appoggio dei delegati di tutte le valli e quello della maggioranza dei 18 sindaci. Cento anni di lavoro, d'intrecci al fine di mantenere i legami culturali tra tutte codeste valli sembrano destinati ad essere misconosciuti dal partito della SVP. Non solo non si accetta di parlare di riconoscimento ufficiale della Union Generela di Ladins dla Dolomites da parte della provincia di Bolzano, ma le si dichiara apertamente guerra. Da sinistra: il presidente della Generela Nani Pellegrini, Fabio Chiocchetti e il vice-presidente Egon Vinatzer.



Questo è quanto emerge dalla seduta del comitato direttivo della Union Generela, riunitosi venerdì scorso al passo del Sella. Vi hanno preso parte l'ex-presidente ed attuale membro onorario sig.ra Ilda Pizzinini, il presidente ing. Nani Pellegrini, il vicepresidente, nonché presidente dell'Union di Ladins de Gherdeina, Egon Vinatzer, il dott. Fabio Chiocchetti, direttore dell'Istituto culturale ladino  "Majon di Fascegn " di Fassa, nonché i due rappresentanti delle Valli facenti parte del direttivo. Argomento centrale della seduta: il blocco dei contributi provinciali e regionali per il no del presidente Durnwalder e dell'assessore Florian Mussner. Si tratta di un taglio di 21.000 euro da parte della Provincia di Bolzano e di atrettanti, se non di più, da parte della Regione Trentino-Südtirol. È ben vero che Mussner ha concesso quest'anno un 3% in più di contributo all'organo di stampa della Generela: il settimanale "La Usc" a condizione che eviti la critica politica nei confronti della SVP, ma la priva di una grossa fetta per altre iniziative. Il contributo da parte della Regione doveva essere destinato, come negli anni passati, a finanziare le ricerche per la formazione di un linguaggio unificato tra tutte le valli ladine. Si parla del progetto SPELL, che negli ultimi anni, grazie anche al sostegno finanziario europeo, ha realizzato sotto la direzione del prof. Erwin Valentini dei progressi enormi creando la prima grammatica del ladino standard ed il primo vocabolario standard offrendo così a molte istituzioni pubbliche e private di esprimere i loro comunicati nel linguaggio standard. La SVP gardenese è sempre stata fortemente contraria e parla ripetutamente di voler far precedere il progetto SPELL da un referendum. Da quando i gardenesi, dopo l'intermezzo del rappresentante di "Lista Ladins" Carlo Willeit, hanno ripreso il timone della politica ladina, ogni iniziativa riguardante lo SPELL, è stata boicottata dall'assessore Florian Mussner, il quale ha prima bloccato la commissione incaricata del progetto affidandone il compito di studio all'Istituto culturale ladino "Micurà de Rü" di San Martino in Badia, ossia al suo direttore, Leander Moroder, assai poco entusiasta del progetto, in quanto puzzerebbe troppo di tonalità italiana. Ora il progetto è letteralmente morto e gli addetti al lavoro fanno tutt'altro, come conferenze a Radio ladin su tematiche che nulla hanno a che vedere con lo SPELL. Anzi, Mussner ha tagliato corto escludendo i ladini fuori della provincia di Bolzano ed introducendo un duplice linguaggio standard: il gardenese ed il badiotto della Val Badia parlato nella località di San Martino di Tor.

Infine, per dare prova di chiaro rifiuto della Generela, ha assegnato i 21.000 euro della Provincia in parte alla Union di Ladins della Val Badia (16.000) ed i restanti 5.000 alla Union di Ladins della Val Gardena.

Il presidente della Generela, Nani Pellegrini, si dice seriamente preoccupato di questo nuovo atteggiamento. Rimane la speranza che la prossima conferenza dei sindaci ladini pretenda un po' più di democraticità. (uc, AA)

Liams:

 Pruma senteda dl Consei diretif nuef dla Union Generala di Ladins

 

 







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